Eh, già! L’Estate sta, ormai, volgendo al termine…
Quale accessorio migliore di una pochette color Tiffany per rievocare le nuotate nelle acque cristalline del mare o le passeggiate al centro di una Roma pressoché deserta ad agosto, con l’intento di riscoprire le bellezze della Capitale, tra cui le sue meravigliose fontane?
Ed è proprio a queste ed, in particolare, alla Fontana di Trevi, che è ispirato il colore della pochette da me indossata.
Realizzata in vera pelle italiana conciata al vegetale nel rispetto dell’ambiente – ma potete richiederla anche in pellame vegetale eco-friendly e cruelty free, ottenuto dalla lavorazione di fonti di origine vegetale e frutta – la pochette reca la firma di Francesca Laragione Handmade (http://flhandmadeinitaly.it ma la trovate anche su Fb ed IG con il nome di flhandmadeinitaly).
Trattasi di un fashion brand di manifattura artigianale italiana con sede a Roma, che crea borse ed accessori interamente fatti a mano, per una moda più sostenibile, utilizzando solo materiali in alta qualità made in Italy.
Le borse vengono realizzate con il metodo cucitura a mano punto sella, che offre una sutura più forte rispetto al tradizionale punto di blocco delle macchine.
La pochette da me indossata fa parte della Collezione Haute/Couture PE22 ispirata al Barocco romano, interpretato in chiave creativa e contemporanea nelle forme e nei colori.
Il risultato? Un mood elegante e ricercato.
La collezione si contraddistingue per i motivi floreali, le linee arrotondate ed i colori vivaci (oltre al già menzionato verde acqua, troviamo il blu zaffiro, il rosa cipria, il viola, il rosso rubino, l’oro, il rosa scintillante ed il verde smeraldo).
Alcuni modelli sono impreziositi da decori che riprendono l’estetica barocca, come i fiori realizzati in pietre sulla parte frontale delle pochette.
Insomma…un omaggio al Barocco ed all’artigianalità italiana, vera e propria forma d’arte che gode di fama mondiale.
Con l’Inverno ormai alle porte ed il freddo che comincia a farsi sentire, cosa c’è di meglio di un bel maglione morbido, caldo ed avvolgente?
Gli stilisti ormai lo sanno: comodità e praticità non vanno più di pari passo con antiesteticità e trasandatezza.
Anzi…mai come quest’anno il knitwear ha spopolato sulle passerelle, divenendo una delle principali tendenze della Collezione Autunno/Inverno 2020-2021.
Da Dolce&Gabbana ad Alberta Ferretti, da Gucci a Prada, da Max Mara a Hugo Boss – solo per citarne alcuni – è tutto un pullulare di maglioni oversize, micro pull, cardigan, pullover, dolcevita, gilet, vestiti lunghi in lana o cashmere.
Di scolli a V, girocolli, colli alti.
Con la classica trama a trecce, con i sensuali cut – out o con le romantiche maniche a sbuffo.
In nuance basic o coloratissimi.
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Per look a prova di gelo.
Dimenticate il maglione della nonna…quest’Inverno il knitwear è supercool!
È pacifico: con l’Estate cresce la voglia di leggerezza, freschezza ed allegria…
Via libera, dunque, ai pantaloni etnici da uomo, uno dei capi must-have di questa stagione, proprio perché perfettamente in linea con la succitata esigenza ed altre analoghe necessità.
Essi permettono, difatti, agli uomini di godere, finalmente, di una maggiore libertà e comodità rispetto alla rigidità ed al rigore dei classici completi da lavoro sfoggiati durante l’anno.
Dalle collezioni Primavera/Estate 2020 si evince in maniera chiara ed inequivoca come la moda etnica sia fortemente di tendenza!
I pantaloni etnici estivi uomo vengono proposti dai vari stilisti in tinta unita o stampe fantasia.
Dolce&Gabbana, per esempio, optano per la maiolica, la jungle, la bandana, in quella che si prospetta a tutti gli effetti come una commistione di opulenza barocca, tradizioni mediterranee ed atmosfera tropicale e che viene ben sintetizzata nel titolo di “Sicilian Tropical”.
Etro – che ha fatto dello stile etnico uno dei suoi cavalli di battaglia – adotta, oltre all’iconico motivo Paisley, fiori e righe nel suo viaggio alla ricerca di destinazioni sconosciute, di paesaggi desertici, dove poter esprimere al meglio il proprio spirito libero. La sua collezione Primavera/Estate 2020 riflette il contrasto tra attitude bourgeoise e fascino boho.
Anche Balmain sceglie le righe per i suoi pantaloni harem.
Il concetto di uomo, inteso come “spirito libero”, si riscontra altresì in Saint Laurent, il quale, nella “nuova Marrakech” ricavata da un lembo nascosto della spiaggia di Malibu, presenta pantaloni Aladino uomo ispirati al guardaroba di Mick Jagger, storico leader dei Rolling Stones.
Di indipendenza – legata, segnatamente, al passaggio dalla gioventù all’età adulta – parla anche Versace, che esibisce pantaloni etnici, realizzati nell’inconfondibile stampa broccata.
Givenchy propone, invece, pantaloni cargo in jacquard a tinta unita o dal motivo floreale, in una collezione che risulta essere il frutto della dicotomia tra vecchio e nuovo, vintage e contemporaneo, formale ed informale, nonché fra Baudelaire, Boccaccio ed i nuovi poeti.
Lo stile orientale è presente altresì in Gucci, i cui pantaloni sono caratterizzati da un effetto délavé vintage e stropicciato. La gamba ampia va a stringersi sul fondo, completato da ghette staccabili elasticizzate. Ricamata sul retro, l’etichetta “Gucci quelle qu’en soit la saison” – un dettaglio emblematico di questa stagione.
Un’Estate, quella attuale, contraddistinta dunque da forti contaminazioni tra Oriente ed Occidente, da una vicinanza sempre più stretta con paesi lontani dalla nostra cultura…un’Estate all’insegna dell’etnomania.